Episodio depressivo nel bambino

Secondo Sandler e Joffè la risposta depressiva nel bambino è una delle possibili risposte ad uno stato di sofferenza assieme al rifiuto, all’evitamento e alla rabbia.

La reazione depressiva è definita come l’ultima reazione per evitare l’impotenza di fronte alla sofferenza fisica e psicologica. La perdita dell’oggetto desiderato provoca uno stato di carenza e quindi la perdita di un precedente stato di benessere: tale sofferenza produce uno stato di intensa rabbia che quando non può essere riversata si traduce in un sentimento di impotenza e quindi in uno stato depressivo. Secondo questi autori è bene distinguere la reazione depressiva da altri tipi di reazione di fronte alla sofferenza, come la passività e la regressione.

La sofferenza dunque può anche fungere da stimolo nel processo di individuazione.

 

Sintomi

Di solito l’episodio depressivo nel bambino si verifica tra 5/6 e 11/12 anni,  in seguito ad un vissuto di perdita o di lutto. La diagnosi viene fatta se sono presenti alcuni sintomi:

 

- un sentimento di autosvalutazione e di colpa;

- un sentimento di ansia che si esprime con la paura che accadano incidenti ai genitori, incubi e disturbi del sonno;

- Difficoltà a prestare attenzione e a concentrarsi;

- volto poco espressivo e poco sorridente.

 

Spesso l’episodio depressivo viene ignorato dai genitori e ciò può portare all’accentuazione e alla cronicizzazione dei sintomi depressivi, favorendo l’evoluzione del disturbo in una malattia depressiva o in condotte psicopatiche.