Disturbo ciclotimico


Secondo il DSM l’individuo con Disturbo Ciclotimico presenta per almeno 2 anni molti episodi ipomaniacali e sintomi depressivi che non sono sufficienti per la diagnosi di un Episodio Depressivo Maggiore. L’individuo ha quindi un’alterazione dell'umore cronica.

Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti la durata dei sintomi deve essere di almeno 1 anno.

Durante questo periodo di 2 anni (1 anno nei bambini e negli adolescenti), l’individuo ha avuto periodi senza sintomi non superiori ai 2 mesi.

Dopo i primi 2 anni di Disturbo Ciclotimico possono presentarsi nell'individuo anche Episodi Maniacali o Misti (in questo caso si avrà la doppia diagnosi di Disturbo Bipolare I e Disturbo Ciclotimico) o Episodi Depressivi Maggiori (in questo caso si avrà la doppia diagnosi di Disturbo Bipolare II e Disturbo Ciclotimico).

I sintomi descritti non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.

I sintomi non sono causati dall’assunzione di una sostanza, o ad una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo).

I sintomi causano all’individuo un disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.

Le variazioni cicliche dell'umore, rendono l’individuo imprevedibile e inaffidabile, per cui spesso le altre persone lo considerano strano e non gli danno fiducia. Spesso dunque è proprio la reazione degli altri a determinare la compromissione del funzionamento dell’individuo, il che aggrava la situazione creando un circolo vizioso.

L’età d’esordio di solito è molto precoce, in adolescenza o nella prima età adulta.
Secondo alcuni questo disturbo può rappresentare una predisposizione caratteriale ad altri disturbi dell'umore.

 

DisTurbi associati

  • Disturbi Correlati a Sostanze
  • Disturbi del Sonno (difficoltà a prendere sonno e a mantenerlo)

 

Epidemiologia

  • La prevalenza del disturbo ciclotimico nella popolazione è compresa tra 0.4 e 1%.
  • Vi è la stessa percentuale tra maschi e femmine.
  • Se l'esordio avviene in età adulta può essere un Disturbo dell’Umore Dovuto ad una Condizione Medica Generale, come ad esempio la Sclerosi Multipla.
  • Di solito il disturbo si cronicizza.
  • Una percentuale tra 15-50% di individui sviluppa un Disturbo Bipolare I o II.

 

Familiarità

C’è una familiarità per questo tipo di disturbi, nel senso che:

  • I parenti di primo grado di individui con Disturbo Ciclotimico presentano una più alta percentuale di Disturbo Depressivo Maggiore e di Disturbo Bipolare I o II.
  • Il Disturbo Ciclotimico è più comune nei parenti biologici di primo grado dei soggetti con Disturbo Bipolare I.

 

ICD-10

L’ICD-10 fornisce un elenco di sintomi che devono essere presenti durante i periodi di umore depresso e ipomania.